Uscirà domani in alcuni punti vendita selezionati della catena d'abbigliamento H&M "The very best of Versace", la collezione che vedrà la collaborazione tra la famosa casa di moda e il marchio svedese. Come tutti gli anni, quindi, si rinnova l'appuntamento con le grandi marche (in precedenza hanno lavorato con H&M anche Lagerfeld, Comme des Garçons e tanti altri, fino ad arrivare all'incredibile collezione disegnata dallo stilista di Lanvin Alber Elbaz l'anno scorso).
Una parata di capi all'insegna, è evidente, della riscoperta degli anni '90. A quanto pare Donatella ha ripescato dalle stagioni degli anni passati alcuni abiti e li ha leggermente rivisitati per lavorare con H&M.
Unico punto di forza della collezione è la varietà di stili, colori e stampe, tutti comunque accomunati da una certa attitudine a rivolgersi a persone sicure di sé, che non hanno paura di indossare abiti talvolta eccentrici e sopra le righe.
Si potrebbe riconoscere a Donatella Versace anche il merito di aver riportato alle luci della ribalta lo stile 90s in un periodo in cui, nella moda, torna sempre più forte l'influenza degli anni '70.
Personalmente non amo molto i '90, anzi trovo che siano la più grande tragedia mai consumata nel mondo della moda. E neanche a farlo apposta, i leggings dalle stampe eccessive e old-fashioned che H&M e Versace ci presentano in questa collezione mi ricordano perché l'ultimo decennio del XX secolo non rientra nei miei gusti personali.
Tutto è troppo impegnativo, i tessuti, le stampe, il design. Oserei dire quasi tamarro.
Apprezzo molto la presenza di articoli per la casa come cuscini e plaid nelle stesse fantasie dei vestiti, ma molto più credibili.
In generale, Versace for H&M mi ha decisamente deluso, soprattutto rispetto alle collezioni che negli anni passati il marchio svedese aveva commissionato ai designer di cui ho parlato prima. Niente di originale e fashion forward è stato fatto, gli unici capi che spiccano tra tutti sono gli abiti corti.
Versace, attraverso la scarsa vestibilità dei pezzi scelti da presentare al cliente medio di H&M, ha totalmente perso la possibilità di sfruttare al meglio una collaborazione che avrebbe potuto avvicinare la casa di moda ai giovani e a tutte quelle persone che non possono permettersi un capo delle collezioni ufficiali.
Per concludere, vi invito a guardare il video della sfilata di presentazione che si è tenuta a New York, con tanto di celebrità come Blake Lively, Linda Evangelista, persino Uma Thurman, che hanno assistito alla serata. Vorrei focalizzare la vostra attenzione sull'agghiacciante primo piano di Donatella e sulla sua ancora più agghiacciante padronanza della lingua inglese. Al contrario, VOGLIO ASSOLUTAMENTE la musica con la soave voce di D che dice "MY HOUSE, MY RRRRULES!" Trashissima. Si finisce in bellezza con Prince, più anni '90 di così...
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